Long time, no post.
Ebbene sì, sono trascorsi ben due anni dall’ultima volta che ho confezionato un articolo per la mia Boutique!
Ci è voluta una bella pausa fisiologica dovuta in parte alla pandemia e in parte alla vita che, frattanto, non ha mi ha fatto sconti di nessun genere.
Ma eccoci di nuovo qui a scrivere!
E la ragione principale è che desidero lasciare traccia negli annali di un progetto cui ho dato vita proprio due anni fa, in collaborazione con la collega di vecchia data Simona Vasile, con l’obiettivo di fornire delle linee guida a neo-interpreti, traduttrici e traduttori che si affacciano sul mercato.
Ma andiamo per gradi, questa è una storia che voglio raccontare dall’inizio.
Sei prontə?
Un mojito e un gin tonic
Tutto ebbe inizio un assolato pomeriggio di maggio del 2020, quando, subito dopo la riapertura delle attività e non appena ci fu concesso di spostarci liberamente, io e Simona uscimmo per un aperitivo.
Come tuttə, eravamo stanche e anche un pò scoraggiate.
Il lockdown ci aveva provate sul piano emotivo mentre su quello lavorativo si era creata una situazione di stallo, in quanto la pandemia aveva avuto un duro impatto in particolare sul settore dell’interpretazione e molti incarichi erano saltati.
Non ne eravamo ancora pienamente coscienti ma eravamo nel bel mezzo di un cambiamento epocale che avrebbe coinvolto tuttə sotto ogni punto di vista.
Eppure, ci dicevamo, doveva esserci una maniera per trasformare quella crisi in un’opportunità che ci desse un’iniezione di fiducia e di motivazione per andare avanti e non farci abbattere.
E fu così che, davanti a un mojito e un gin tonic, noi individuammo la nostra.
A trip down memory lane
Ragionando sulle nostre difficoltà congiunturali, pensammo a quanto stessero faticando coloro che si ritrovavano a vivere quel momento storico agli inizi della loro carriera.
Ricordavamo bene quanto ci era costato farci strada nel mercato.
E quanto ci sarebbe piaciuto, ai tempi, ricevere dei consigli pratici che ci evitassero innumerevoli perdite di tempo e di denaro.
Sì, perché subito dopo la laurea ci si sente disorientatə, si hanno mille domande e non si sa davvero che pesci pigliare.
Se a tutto ciò poi si aggiunge una pandemia doveva essere davvero dura..
Fu allora che ci venne l’idea.
Perché non ideare un corso ricco di consigli per neo-interpreti, traduttrici e traduttori alle prime armi?
In due ore scarse, abbozzammo la scaletta del nostro webinar. Una lista di tentativi, successi e fallimenti collezionati negli anni.
In sostanza, tutto ciò che avevamo imparato dalla laurea fino a quel giorno riguardo al nostro lavoro.
Nasceva così “I Primi Incarichi nel Mercato dell’Interpretazione e della Traduzione: Tips & tricks su strategie e buone pratiche da mettere in atto all’inizio del tuo percorso professionale”.
Aprimmo le iscrizioni due settimane dopo.
Vuoi sapere com’è andata?
5 edizioni e un sacco di soddisfazioni
Il corso è stato un successo e la scorsa settimana si è tenuta la 5a edizione del nostro webinar.
Sembra incredibile se pensiamo a come tutto ha avuto inizio!
Durante questi ultimi due anni abbiamo avuto modo di conoscere uno stuolo di aspiranti interpreti, traduttrici e traduttori. Tuttə con gli stessi dubbi e domande che noi stesse avevamo all’epoca e a cui avremmo voluto qualcuno desse risposta.
Abbiamo così avuto modo di riscontrare che le cose non sono cambiate e che quel gap tra Università e mondo del lavoro continua ad esistere. La strada per inserirsi nel mercato dell’interpretazione e della traduzione continua insomma ad essere in salita.
Ciò aumenta il valore del nostro progetto e dopo due anni possiamo davvero affermare di aver avuto un’idea vincente.
Nel nostro piccolo, ci auguriamo di aver aiutato tuttə coloro che hanno seguito il corso. In particolare, se c’è una cosa in cui speriamo di essere riuscite, è di aver fornito gli strumenti necessari a riconoscere alcuni ostacoli e imparare a schivarli per andare dritti verso la propria strada.
Ma, più di ogni altra cosa, speriamo di essere riuscite ad instillare in ciascunə partecipante maggiore consapevolezza riguardo alla (libera) professione e a cosa aspettarsi nel caso in cui dovessero decidere di intraprendere questa strada.
E tu, come stai vivendo i tuoi inizi? E se gli inizi sono ormai un ricordo, ti va di condividere qualche aneddoto?
Complimenti per questo bel traguardo Stefania! All’inizio ricordo che avevo pensato che i CAT fossero assurdi e impossibili da imparare… adesso li uso anche se la clientela non lo richiede 😊
Grazie Chiara! Hai ragione, quando si è alle prime armi sembra tutto impossibile ma tutto sta nell’iniziare e credere nel proprio progetto.
La determinazione è fondamentale;)